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Immagine del redattoreLucio Baima

Il forasacco

forasacco s. m. [comp. di forare e sacco] (pl. -chi). – Nome comune di varie piante graminacee le cui spighette possono, con le loro reste, attraversare le pareti dei sacchi o le vesti oppure infiggersi sotto l’epitelio boccale degli animali pascolanti o penetrare profondamente nel condotto uditivo, cagionando a volte gravi danni.


Forasacchi in agguato

Ed eccoci di nuovo qua: è tornata la primavera e come tutti gli anni noi possessori di cani siamo contenti per l’arrivo della bella stagione e per le piacevoli “scampagnate” che possiamo ricominciare a fare con i nostri amici quattrozampe.

Ma è anche in questo periodo dell’anno che ci preoccupiamo maggiormente per i rischi delle corse in mezzo all’erba: scommetto che state tutti pensando agli odiosi parassiti… Certo, loro sono un pericolo, ma su questo vi vedo sempre piuttosto preparati e allora rimando il post al prossimo mese perché ci tengo ora a mettervi in guardia su un altro “nemico” in agguato, temibile quanto i parassiti ma forse meno noto e che può fare danni molto dolorosi: si tratta del forasacco.

Questa spiga , come dice il nome stesso, è in grado di “forare i sacchi”… e non solo.

Non so se anche voi da bambini lo facevate… io ricordo che noi li appoggiavamo sul braccio e poi, aprendo e chiudendo la mano, i muscoli si muovevano e la spiga poco alla volta si muoveva in avanti e risaliva lungo il braccio…

Il problema , appunto, è che per la loro conformazione queste spighe vanno solo in avanti e non tornano mai indietro… immaginate quindi cosa capita al nostro amico quando se ne ritrova una tra le dita, nell’orecchio o addirittura nel naso!

Non voglio allegare foto impressionanti ma se siete coraggiosi provate a cercare su Google e vedrete quanto possono essere pericolose e quali dolorosi danni possono provocare queste spighe!

Personalmente ho potuto vederle in più di un’occasione conficcate sotto la pelle e nelle orecchie ed in alcuni casi è stato necessario l’intervento del veterinario per rimuoverle…

Prevenire è meglio che curare! E allora se vi accorgete della loro presenza durante la vostra passeggiata fate attenzione che “Fido” non si infili proprio in mezzo!

Il mio suggerimento è di controllare comunque dopo ogni passeggiata che non ve ne siano nascoste nel manto, prestando particolare attenzione tra le dita, nelle orecchie e sotto le ascelle.

Non trascurate nemmeno segni di insofferenza, pruriti, zoppicamenti: i nostri amici non possono parlare ma sovente questi “sintomi” possono farci capire che un forasacco si è nascosto e sta iniziando a provocare i suoi danni.

Quindi prestate solo una piccola attenzione e buone corse nei prati a tutti!


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